La sfida di LIFE-Inno.Pro.Wire: il kick off meeting a Bologna

È stato un kick off meeting all’insegna dell’entusiasmo quello di LIFE-Inno.Pro.Wire, progetto pilota interamente Made in Italy - nato dalla partnership tra due realtà industriali italiane attive a livello globale, il gruppo Maccaferri e RadiciGroup - che ha ottenuto il finanziamento della Commissione europea nell’ambito del programma LIFE+, lo strumento finanziario europeo dedicato all’ambiente. 
 

Svoltosi ieri presso la storica sede bolognese di Officine Maccaferri, il kick off meeting - moderato da Piero Tatafiore, Responsabile Comunicazione Corporate Gruppo Industriale Maccaferri - ha visto intervenire tra i relatori: Ruggero Targhetta, amministratore unico di EURIS - European Reasearches Investmentes Services - e Stefania Biasuzzi, Project Manager EURIS (“opportunità e sviluppi nell’ambito del programma europeo LIFE”), Francesco Ferraiolo, Direttore Tecnico Corporate di Officine Maccaferri (“il ruolo di Officine Maccaferri nel progetto LIFE-Inno.Pro.Wire”) Claudio Colibri, R&D Corporate Manager di Officine Maccaferri (“il progetto LIFE-Inno.Pro.Wire”), Cesare Clausi ed Erico Spini, rispettivamente Business Manager Europe e Marketing&Application Development Director dell’area materie plastiche di RadiciGroup (“il ruolo di RadiciGroup nel progetto”) e Roberto Bazzani, VP Sales and Marketing di SAMP (“il ruolo di SAMP nel progetto”).

Obiettivo di LIFE-Inno.Pro.Wire: elaborare un processo innovativo e di minore impatto sull’ambiente, per la produzione di fili di acciaio estrusi utilizzati per la realizzazione di strutture protettive e di contenimento in rete metallica. L’aspetto di innovazione sostenibile di questo progetto è legato all’utilizzo di poliammide 6 (tecnopolimeri su base PA6) come valida alternativa al PVC per il rivestimento di tali fili di acciaio. In aggiunta alla tradizionale PA6 si sperimenterà inoltre l’utilizzo di tecnopolimeri su base PA6.10, realizzati mediante l’utilizzo di un polimero bio prodotto a partire da acido sebacico (in una percentuale pari al 64%).
 
«I benefici che ci attendiamo da questo nostro progetto» - ha sottolineato l’R&D Corporate Manager di Officine Maccaferri Claudio Colibri durante la sua relazione - «sono molteplici. Dallo sviluppo di una metodologia replicabile per la produzione eco-sostenibile dei fili d’acciaio rivestiti in materiale polimerico, compresi nuovi materiali e nuovi processi, all’implementazione di una linea “demo” di produzione per dimostrare il risparmio di materiale ed energia, documentando il rendimento del processo e le prestazioni del prodotto. Ma non solo. Ci aspettiamo di contribuire all’applicazione della metodologia sperimentale PEF per la valutazione ambientale di processi e di prodotti, sviluppare contributi per la diffusione della tecnologia e per l’uso della variabile ambientale negli appalti pubblici per costruzione e manutenzione di strade e non da ultimo, aumentare con un’efficace strategia di comunicazione, la consapevolezza dei vantaggi derivanti dall’adozione di percorsi di sostenibilità ambientale della produzione industriale.»

Ad illustrare le specificità tecniche dell’apporto dato da RadiciGroup al progetto Life-Inno.Pro.Wire è stato il Marketing&Application Development Director dell’area Plastics di RadiciGroup Erico Spini: «L’utilizzo della poliammide per il rivestimento di fili d’acciaio estrusi rappresenta un’alternativa a minor impatto ambientale. Le eccellenti caratteristiche tecniche di questo materiale ci hanno consentito di porci, nell’ambito della sfida LIFE-Inno.Pro.Wire, obiettivi come per esempio una riduzione pari al 20% dello spessore della copertura del filo e un incremento del 30-50% della durata di vita del manufatto finale, il gabbione metallico. Tra i vantaggi dati dall’utilizzo della poliammide ci sono la riduzione del peso del filo a parità di spessore della copertura, meno 20%, e una migliore resistenza ai danneggiamenti meccanici durante l’installazione e l’uso dei gabbioni.»
 
Maggiori dettagli nel COMUNICATO STAMPA.